Passeggiatina

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~Aìràlí®
view post Posted on 23/5/2011, 14:14




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Scar si aggirava furtivo attraverso il Bosco dei Cento Acri. Era quasi il tramonto e all'interno della foresta c'era una piacevole penombra. Lui amava il buio, si sentiva a casa quando una fitta cortina di ombra lo avvolgeva. Gli piaceva girare per gli oscuri meandri dei boschi sapendo che in quel buio poteva nascondersi. Mentre continuava a pensare le sue zampe si muovevano silenziose sul terreno portandolo sempre più vicino al cuore del bosco. Ad un certo punto un rametto scricchiolò sotto i suoi artigli e si ritrovò in una parte della foresta che non conosceva. Si guardò in giro cercando di ricordare il sentiero che aveva preso ma quelli gli sembravano tutti uguali. Ringhiando frustrato si diresse verso il primo sentiero che vide e graffiò l'albero a destra con gli artigli: così non si sarebbe perso di nuovo...
 
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Fede_Rossa*
view post Posted on 23/5/2011, 20:46




Genoveffa voleva un po' di pace: Anastasia era via già da giorni e i preparativi per l'anno scolastico imminente le facevano uscire il fumo dalle orecchie. Era Genoveffa quella buona che sapeva trattare con tutti e mantenere la calma; di certo non era Genoveffa. Ne aveva abbastanza di servi instupiditi, cose che non quadravano e gente fra i piedi. Così quel tardo pomeriggio aveva deciso di andarsi a rilassare nel bosco: la penombra e il silenzio l'avrebbero aiutata a riprendere il controllo sui nervi caldi. Mentre passeggiava con la testa alle peripezie di quel giorno, il suo vestito si impigliò alla corteccia di un grosso albero. Maledizione! Ci mancava anche questa.
Non vedo l'ora di potermi sfogare con i bamboccioni buoni che si presenteranno per l'anno scolastico!
sbuffò inviperita. Sentì un rametto spezzarsi: forse c'era qualcuno.
 
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~Aìràlí®
view post Posted on 24/5/2011, 10:03




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Camminava a testa bassa e con i nervi a fior di pelle. Faceva scattare la testa a destra e a sinistra scuotendo la criniera nera ma senza riuscire a ritrovare la strada. Ad un tratto sentì un fruscio molto vicino a lui. Lesto si voltò verso la sorgente del rumore e in lontananza vide una donna che imprecava contro il vestito che sembrava impigliato. Circospetto si abbassò sulle zampe e le si avvicinò nascondendosi tra l'erba; quando fu abbastanza vicino alzò la testa e continuò a osservarla stupito. Non aveva quasi mai visto un umano, erano...strani,diversi. Ognuno di loro aveva caratteristiche: un diverso colore di pelliccia, un diverso colore di criniera...se si poteva chiamare criniera, quella cosa che avevano attaccata alla testa non le assomigliava per niente. Poi la cosa strana è che riuscivano a camminare su due zampe, certo ci riescono anche gli animali ma non riescono a rimanere in equilibrio per molto tempo; invece loro riescono lo stesso a reggersi anche così. Era davvero strano. Si avvicinò ancora di più e quando fu alle sue spalle chiese con voce strascicata Serve aiuto?
 
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Fede_Rossa*
view post Posted on 24/5/2011, 15:19




Dannazione! Che spavento le sfuggì, vedendo ilproprietario di quella voce profonda e strascicata. Mm, magari se con un artiglio potessi levar via il lembo di vestito impigliato.. chiese, tutt'a un tratto calma.
Era un leone dal colore scuro, con una criniera nera come la pece e occhi verdi che brillavano nella penombra. Un bell'esemplare, pensò tra sè.
 
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~Aìràlí®
view post Posted on 25/5/2011, 11:55




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Rimase per un attimo immobile valutando accuratamente tutte le possibilità che aveva. Alla fine decise che non aveva molto scelta: o perdersi nella foresta o aiutare quella donna e magari ritrovare la strada. Si avvicinò piano all'albero dove era impigliata la veste, cercò lentamente di togliere via il vestito senza strapparlo troppo. Prima ruppe la corteccia fastidiosa e poi tolse l'abito impigliato. Schioccò la lingua orgoglioso del lavoro riuscito Ecco fatto! Esclamò con la sua voce profonda Adesso sai per caso dirmi come si torna a scuola? Chiese guardandosi ancora intorno. Quei sentieri erano tutti uguali e gli facevano venire il nervoso. Scoccò un'altra occhiata ansiosa alla donna: sperava almeno che conoscesse la scuola altrimenti poteva dirsi spacciato.
 
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Fede_Rossa*
view post Posted on 25/5/2011, 21:43




Grazie fece il più gentilmente possibile rivolta al leone.
Si aggiustò il vestito ormai sgualcito e quando sentì la richiesta, rispose voltandosi verso l'interlocutore: Ehm..a scuola, eh?. Conosceva i dintorni come le sue tasche, ma sarebbe stato difficile spiegare al leone la strada da seguire.
Certo, in quanto Preside della scuola conosco a menadito queste zone. Ti spiegherei volentieri come uscire dal bosco, ma ci vorrebbe troppo tempo e troppa memoria. Posso accompagnarti io.. tanto non ero venuta a fare niente di particolare, qui. e fece un segno col capo all'animale, facendogli capire di seguirla.
 
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~Aìràlí®
view post Posted on 25/5/2011, 21:48




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Scar sobbalzò. Non gli succedeva quasi mai, di solito alzava un sopracciglio sorpreso ma mai aveva annientato la sua fredda maschera da cattivo con un comportamento così esplicito. Cercò di ricomporsi ma la notizia che quella che si trovava davanti a lui era la preside della scuola che presto avrebbe frequentato lo aveva scombussolato, e non poco. Si schiarì un po' la voce Mi scusi preside. Non credevo che fosse lei. Se proprio non le da fastidio mi piacerebbe molto uscire di qui. La seguo fece con voce un po' più garbata di prima. Agitò nervosamente la gamba e iniziò a sudare freddo: se pensava che prima si era rivolto a lei in maniera così informale gli veniva da gridare per la rabbia.
 
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Fede_Rossa*
view post Posted on 25/5/2011, 21:53




Genoveffa sorrise, notando il cambiamento nell'atteggiamento del leone. Oh, non c'è bisogno di scuse. Questo inconveniente è stato dovuto al fatto che non ci siamo ancora presentati, distratti dalle circostanze. Sono Genoveffa Tremain, sorella di Anastasia, seconda preside della scuola e, mentre si presentava, si girò, fermandosi, verso il leone.
E tu..? chiese.
 
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~Aìràlí®
view post Posted on 26/5/2011, 21:57




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Si riscosse dai suoi pensieri alzando la testa e ghignando nel sentire la domanda tanto agognata. Si schiarì la voce con fare imperioso Io,madame,sono Scar: fratello del re della Rupe dei Re nonché suo successore...prima che arrivasse quel micio spelacchiato e mi rubasse il trono...aggiunse in un sussurro rancoroso e iroso. Mascherò quel piccolo commento con un colpo di tosse e quando alzò di nuovo gli occhi gli era ritornato il solito sorriso di circostanza in volto Madame, vogliamo andare? Chiese con voce altezzosa e strascicata: era sempre stato il playboy del branco.
SPOILER (click to view)
Scusa questa mia piccola licenza ma ce lo vedo troppo Scar come playboy...xD
 
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Fede_Rossa*
view post Posted on 31/5/2011, 22:15




Mm, il fratello di Simba! ricordò tra sè Genoveffa: ne aveva sentito parlare da sua sorella.
Sorrise facendo un piccolo inchino e portando l'indice della mano destra sotto il mento (come la sua vecchia madre le aveva insegnato): Certamente, fratello del re della Rupe dei Re. In poche parole Scar! lo apostrofò scherzando.

Si incamminarono e quando notò che i rami si diradavano lasciando che la poca luce rimasta entrasse nel sottobosco, disse: Allora, parteciperai all'anno scolastico, mio feliino amico?
 
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~Aìràlí®
view post Posted on 2/6/2011, 12:20




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Scar camminava a mento alto e alle parole della Preside alzò l'angolo destro della bocca in un freddo sorriso.
Ovviamente Madame. Sono stato appunto chiamato qui per alcune..."lezioni" e credo che sì, onorerò questa scuola della mia lungimirante presenza...
disse con una piccola risatina: la parte del cattivo era la sua preferita non c'era storia.
Comunque Signora, ho sentito che stanno cominciando ad arrivare altri studenti...sa per caso se ci saranno altri leoni o altri animali? Sa, è da un po' di tempo, da quando sono stato esiliato da Simba,non ho più contatti con il mondo esterno e mi piacerebbe intrattenere qualche simpatica chiacchierata con alcuni miei coetanei...
Disse con voce dispiaciuta che si perdeva nei vecchi ricordi del passato.
 
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Fede_Rossa*
view post Posted on 8/6/2011, 14:32




Genoveffa non si aspettava una domanda simile da quel leone spavaldo. Continuando a camminare gli rispose: Sono sicura che arriverà qualche altra creatura dalla forma animale. Spero per te qualche possente leonessa, che te ne pare?. Sorrise al pensiero di uno Scar innamorato.
E ti prego - aggiunse seria - NON chiamarmi più Signora! Mi fa sentire vecchia e panzuta. Chiamami Preside o semplicemente Miss Genoveffa.
 
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~Aìràlí®
view post Posted on 10/6/2011, 12:24




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Scar si arrestò di botto. Non aveva più avuto relazioni con il sesso femminile da quando Zira era morta.
Beh, certo sarebbe una buona idea, non c'è che dire....
Pensò compiaciuto. Infatti doveva ammettere anche lui che come leone aveva un certo fascino: artigli affilati, zampe potenti, criniera nera come la notte...oh, alle leonesse piacevano i tipi tosti. Scar sogghignò contento
Oh sì Sign....Pardon! Volevo dire Miss Genoveffa...Decisamente una buona idea, dopotutto ho sempre pensato al potere e alla gloria e mai alle ragazze, credo che sia ora di cominciare...
Annunciò ridendo. Ad un tratto sentì una folata di vento e alzò gli occhi verso il sentiero
Dovremmo essere quasi arrivati...
disse vedendo in lontananza un edificio vagamente rassomigliante ad una scuola.
 
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Fede_Rossa*
view post Posted on 12/6/2011, 20:40




Oh si - fece lei, arrestandosi a sua volta - eccoci al limitare del bosco.. Sorrise: non era una sentimentalista, ma da lì il panorama era a dir poco stupendo.
Devo ritornare ai miei compiti si ricordò sbuffando.
Cosa farai tu, Scar? chiese, curiosa di sapere come il leone avrebbe passato i giorni fino all'inizio dell'anno scolastico.
 
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~Aìràlí®
view post Posted on 13/6/2011, 09:44




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Scar sbuffò vago e si gettò per terra, intento a leccarsi gli artigli. Dopo qualche secondo si mise a sedere e alzò la testa
Credo che farò qualche altro giro per il bosco o comunque nei dintorni della scuola: credo che gli altri alunni si spaventerebbero nel vedermi
disse con voce compiaciuta: amava far terrore a chi gli stava intorno.
Mi farò vedere per la festa di inizio scuola credo...
aggiunse con una scrollata di spalle. Si gettò nuovamente a terra e prese a leccarsi le zampe e a grattarsi la schiena.
Queste pulci mi uccideranno prima o poi.
Pensò sbuffando.
 
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16 replies since 23/5/2011, 14:14   115 views
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