Abiti nuovi per la scuola

Crudelia scorse con gli occhi le botteghe a lato della strada e quando finalmente l'insegna desiderata si fermò di botto "Da Adelina e Guendalina Blabla". Per niente convinta spinse la porta e si trovò in un modesto locale ben arredato. La stanza era tappezzata di carta da parati rosa su cui erano appoggiato specchi enormi. In giro per il negozio c'erano decine di attaccapanni con abiti diversissimi fra di loro. Inoltre da una parte c'erano dei piccoli spogliatoi per provare i nuovi abiti. Dietro il bancone in fondo alla stanza Crudelia vide due grasse anatre che chiacchieravano tra di loro: si sussurravano all'orecchio e ogni tanto una di loro ridacchiava civettuola. Alzò un sopracciglio a quella scena singolare e diede un colpo di tosse per farsi sentire Sono Crudelia De Mon e sono venuta qui per comprare la nuova divisa, vorrei... Diede di nuovo una sbirciatina alla lista Un Abito Scolastico e un Cappello da Strega

Guendalina finì di ridere con la sorella per prestare attenzione alla nuova cliente. Ma che bella pelliccia! esclamò in coro con la sorella.
Lasciamo abito e cappello a Guendalina, e parliamo invece di questo meraviglioso mantello! fece Adelina, avvicinandosi "elegantemente" alla donna.
Ma che morbidezza! E che pelo perfetto! Visto Guendalina? disse alla gemella.
Guendalina intanto era scomparsa nella stanza attigua e da lì urlò: Avrò il tempo di vedere con i miei bellissimi occhi la foggia di quel modello di pelliccia, my darling!

Crudelia rimase un po' sconcertata da tutto quell'ardore e anche un po' irritata: e se la sua stupenda pelliccia si sarebbe sporcata a causa delle loro luride mani? Era assolutamente inconcepibile. Con espressione disgustata tolse dalle mani di quell'anatra la sua pelliccia e la guardò sprezzante La ringrazio ma adesso possiamo pensare ai miei abiti per la scuola? Chiese spiccia e un po' impaziente, guardando speranzosa il punto dove era scomparsa quell'altra oca: prima se ne sarebbe andata da quel covo di pettegole e meglio era...

Adelina restò delusa dal poco entusiasmo della donna. Excuse me, darling. Non era mia intenzione.
In quel momento arrivò l'altra sorella BlaBla, con una pila di vestiti dal rosso al nero per la cliente.
Let's see, cara la invitò, guidandola verso la zona prove. Appese davanti a Crudelia i diversi abiti: un vestito al ginocchio rosso con fregi neri. " E' uguale al colore dei tuoi guanti!" osservò Guendalina. Un altro, una metà nera e l'altra bianca; le mostrò poi una gonna beige completa di camicetta marrone. " Queste sono le divise scolastiche più in, per le streghe. Ci sono poi le semplici tuniche lunghe fino ai piedi. Di tutti i colori!". Adesso toccava alla studentessa: provare e scegliere!
Il cappello lo prenderemo una volta scelto l'abito.

Crudelia alla vista di tutti quei vestiti lasciò andare la lunga pelliccia e restò a guardare gli abiti con un sorrisetto sulle labbra. Si avvicinò subito al vestito metà bianco e metà nero: era perfetto con i suoi capelli. Scocco anche un'occhiata al vestito rosso ma le pareva troppo elegante per la scuola. Infine guardò un po' anche la camicetta e la gonna: anche quelle non erano male! Le tuniche erano carine ma non le piacevano: troppo poco chic e troppo poco originali. Analizzò con occhio clinico tutti gli abiti che le si paravano davanti a volte toccandoli e a volte storcendo solo le labbra. Dopo un attimo di riflessione si decise Vorrei provare quell'abito bianco e nero e...sì, anche quella camicetta e quella gonna.

Ne ero sicura disse soddisfatta l'oca. Lei e sua sorella avevano un becco speciale per donne ed abiti.. anzi, per donne e tutto ciò che era elegante.
Porse i vestiti scelti alla donna che si era già tolta la pelliccia ed attese che provasse il tutto, pronta a dare i suoi consigli.

Prese il primo vestito bianco e nero e allegra di diresse verso il camerino per cambiarsi. Guardò per un attimo scettica l'abito: sembrava molto difficile da indossare. Dopo un paio di manovre fece passare il vestito dalla testa e con un po' di fatica riuscì a metterselo. Lo guardò di nuovo con un sorrisetto sulle labbra mentre con le mani si lisciava le pieghe del vestito. Si guardò allo specchio ridacchiando civettuola e infine si decise ad uscire. Mentre scostava la tela del camerino fece un giravolta su sè stessa allargando le braccia Beh allora? Come sto? Chiese guardandosi il vestito da dietro la schiena.

Simply beautiful! si complimentò Guendalina, guardando la donna con occhio specialistico.
Si avvicinò con fare pratico, girando attorno alla figura davanti allo specchio: calzava a pennello e, senza dubbio, s'intonava perfettamente con i capelli di Crudelia de Mon.
Credo che mai niente ti starà meglio di questo abitino, mia cara.

Crudelia si guardò l'abito orgogliosa e vanitosa. Fece un altro giro su sè stessa per controllare meglio e quando finalmente fu sicura di aver ottenuto il risultato voluto si rivolse a Guendalina Quindi, lei dice che dovrei prendere questo? Chiese con una finta aria innocente. Ci pensò su un attimo ma alla fine con un sorrisino annuì allegra Sì, ho deciso: lo compro fece eccitata. Si diresse verso il camerino per cambiarsi d'abito e dopo aver preso tutta la sua roba si diresse alla cassa Quanto le devo? Chiese aprendo la borsa e rovistandoci un po' dentro per tirare fuori un vecchio portamonete.

Sono 8 scudi per il vestito, mia cara. Deve essere davvero soddisfatta. Manca solo il cappello e potrà continuare con le sue compere. informò la cliente, conducendola nella stanza principale dopo aver preso il vestito.
Solitamente, io e la mia gemella siamo solite impartire una lezione di portamento, ma nel suo caso non ce n'è davvero bisogno, cara. disse con un sorriso, e intanto le aveva posto sul banco due cappelli a punta: uno bianco con ghirigori d'argento ed uno semplice nero, con il bordo grigio. A lei la scelta

Crudelia osservò bene i due capelli con occhio esperto. Li sfiorò con le sue dita ossute per poi metterselo in testa e osservarsi allo specchio. Passò cinque minuti abbondanti a mettere e togliere prima un cappello poi l'altro con fare concentrato. Alla fine appoggiò l'indice e il pollice sotto il mento pronunciato e con un ghignetto annunciò Credo che prenderò quello... e allungò la sua mano guantata per puntarla sul cappello bianco con ghirigori d'argento. Era sempre stato un supplizio per la povera Crudelia scegliere un abito o un cappello: certo, amava fare shopping,ma non riusciva a decidersi! Quando vedeva tutta quella fantastica roba non sapeva mai quale scegliere, o se la sceglieva dopo cinque minuti la cambiava di nuovo

Ottimo! Starai un incanto, su alla scuola ti ammireranno tutti, trust me! disse l'oca, orgogliosa delle compere della studentessa.
Sono 4 scudi per il vestito ed uno per il cappello! proncunciò mentre faceva tintinnare i tasti della vecchia cassa dello zio Reginaldo.

Crudelia rovistò un attimo nella borsa per trovare i soldi che le mancavano. Con fare elegante raccolse alcune monete nella sua mano guantata di rosso e le appoggiò sopra il bancone. Prese il vestito che aveva appena comprato e se lo mise intorno al braccio mentre con l'altra mano prendeva il cappello a punta. Diede un'ultima occhiata ammaliata alle nuove compere e con gli occhi che le brillavano si rivolse alla vecchia oca
Buonasera Signore!
Disse salutando anche l'altra con un cenno della testa. Sistemò meglio le vesti che aveva tra le braccia e con un ultimo sorriso lasciò il piccolo negozio.